Lo schema di DPCM contiene le regole per l’albo dei certificatori e definisce i contenuti della certificazione introdotta dal DL 73/2022 (c.d. DL "Semplificazioni fiscali"). I crediti di imposta interessati dal DPCM sono quelli in vigore per gli investimenti in R&S; innovazione tecnologica; design e ideazione estetica; innovazione per obiettivi 4.0 e di transizione ecologica.
L'importanza della certificazione degli investimenti, è dovuta in particolare ai seguenti aspetti:
La procedura di certificazione, prevede che la richiesta dovrà essere inoltrata al Mise tramite apposito modello, indicandovi il soggetto certificatore incaricato. Il contenuto minimo della certificazione dovrà comprendere, in particolare, informazioni generali sul modello organizzativo, le risorse e le competenze dell’impresa, la descrizione tecnica dei progetti o sotto-progetti con le motivazioni di ammissibilità al credito d’imposta, sulla base anche delle linee guida redatte dal Mise e attese entro fine anno a integrazione dei criteri del D.M. 26.05.2020, nonché la dichiarazione di terzietà del certificatore.