Terzo settore: ok UE alla fiscalità ETS. Dal 1.1.2026 scattano i nuovi regimi

8 marzo 2025
L’8 marzo 2025 il Ministero del Lavoro ha comunicato il via libera della Commissione UE alla fiscalità ETS tramite comfort letter. Le misure non configurano aiuti di Stato e quindi possono divenire operative senza ulteriore decisione formale. Per gli enti con esercizio solare, l’entrata in vigore è fissata al 1° gennaio 2026 (possibili anticipo per esercizi infrannuali).

Le novità principali

1. Art. 79 CTS – Non commercialità: le attività d’interesse generale sono non commerciali se rese gratuitamente o con corrispettivi non superiori ai costi +6% (test annuale, max 3 periodi consecutivi). La verifica incide anche sulla qualifica complessiva dell’ente. 

2. Regimi forfettari su opzione: 
- Art. 86 CTS (ODV/APS): coefficienti 1%/3% e semplificazioni IVA; soglia operativa da armonizzare rispetto a 85.000 € della franchigia IVA UE (chiarimenti attesi). 
- Art. 80 CTS (ETS non commerciali): coefficienti a scaglioni (servizi 7–17%, altre attività 5–14%), senza soglie massime di ricavi; valutazione di convenienza caso per caso. 

3. Imprese sociali (art. 18 d.lgs. 112/2017): esclusione da IRES degli utili reinvestiti in attività istituzionali/patrimonio (riserve indivisibili). 

Cosa resta fuori (per ora)
Non sono ancora operative: agevolazioni per investimenti in imprese sociali di nuova costituzione (art. 18, c. 3–4 d.lgs. 112/2017) e titoli di solidarietà (art. 77 CTS). 

ONLUS: tempi e passaggi
Con l’avvio del nuovo impianto dal 2026, le ONLUS dovranno scegliere entro il 31 marzo 2026 se entrare nel RUNTS (ETS o impresa sociale) o restare fuori/chiudere, gestendo la devoluzione del patrimonio. Attesi chiarimenti per l’eventuale “finestra” tra 1/1/2026 e iscrizione RUNTS.

Cosa fare adesso 
1. Mappare costi/ricavi per il test +6% e definire criteri interni sui costi indiretti. 
2. Simulare la convenienza tra art. 80 e art. 86 (anche per impatti IVA/adempimenti). 
3. Per imprese sociali: impostare politiche di accantonamento e tracciabilità dei reinvestimenti. 
4. ONLUS: pianificare statuti, tempi di domanda RUNTS e gestione patrimonio entro 31/03/2026.


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